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I 100 linguaggi dei Bambini
![Jacarandà_Tree_CMYK.png](https://static.wixstatic.com/media/818aaa_7b51a5c964af464f9a8c48e55c5df510~mv2_d_1748_1550_s_2.png/v1/fill/w_129,h_111,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_auto/Jacarand%C3%A0_Tree_CMYK.png)
![Jacaranda_Aaccent.png](https://static.wixstatic.com/media/818aaa_2e5fec94245e4779aacb31234c4ca2a5~mv2.png/v1/fill/w_83,h_140,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_auto/Jacaranda_Aaccent.png)
L’esperienza educativa reggiana si fonda su un’immagine di bambino dotato di cento linguaggi, di straordinarie potenzialità di sviluppo e soggetto di diritti, che apprende e che cresce nella relazione con gli altri.
Un bambino competente a relazionarsi con il mondo. Non conosce il mondo ma ha gli strumenti per conoscerlo e lo vuole conoscere. Lo conosce e conosce se stesso all’interno di questa relazione con il mondo.
Relazione in cui comunica con tutto se stesso e con i suoi “cento linguaggi”. Nel credere che il bambino abbia in sé “cento linguaggi” compete all’adulto ascoltarli, riconoscerli, valorizzarli favorendo situazioni in cui possono emergere molteplici potenzialità.
Nessun ambito può e deve essere tralasciato: tutti i campi dell’esperienza umana e quindi dell’esperienza dei bambini, devono trovare possibilità di ascolto e di sviluppo.
“ Il bambino
è fatto di cento.
Il bambino ha
cento lingue
cento mani
cento pensieri
cento modi di pensare
di giocare e di parlare
cento sempre cento
modi di ascoltare
di stupire di amare
cento allegrie
per cantare e capire
cento mondi
da scoprire
cento mondi
da inventare
cento mondi
da sognare..."
Loris Malaguzzi